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Rapporto Energia e Ambiente 2007

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Analisi e scenari

Tipo di pubblicazione : VOLUME

A cura di: Francesco Gracceva, Carlo Manna e Daniela Palma

Editore: ENEA

pp. 80, 2008

ISBN: 88-8286-165-1

Prezzo: gratuito

Le profonde trasformazioni strutturali in atto da tempo nel mondo hanno reso sempre più stringente la necessità di valutare la sostenibilità dello sviluppo rispetto ad un uso più efficiente delle risorse e al contenimento dell’impatto sul clima terrestre prodotto dalle attività antropiche.

In tale prospettiva, l’attenzione dei governi dei maggiori Paesi industriali si è andata concentrando su azioni di policy caratterizzate da una visione dei problemi dello sviluppo, coerente con le logiche del cambiamento tecnologico e con la capacità di queste ultime di interpretare i mutamenti più radicali delle dinamiche produttive.

La risposta dell’Unione Europea alle nuove sfide in campo appare oggi orientata a cogliere le opportunità derivanti dall’investimento in nuove tecnologie, con l’obiettivo di far fronte ai vincoli della dipendenza energetica e della sostenibilità ambientale, ma anche di assicurare la necessaria competitività per la crescita dei propri sistemi economici.

Sono queste le linee della strategia che i Paesi europei hanno inteso delineare varando, alla fine del 2007, il SET-Plan, in cui le prospettive di sviluppo delle tecnologie energetico-ambientali (rinnovabili, cattura e stoccaggio della CO2, biocombustibili e nucleare) sono valutate rispetto a orizzonti temporali differenziati ma anche sulla rispetto alle capacità di risposta dei diversi sistemi industriali.

Nella sua IX edizione, il Rapporto Energia e Ambiente dell’ENEA sottolinea come alle questioni dell’approvvigionamento, della sicurezza, del costo dell’energia, si possa rispondere efficacemente rendendo più equilibrato l’apporto delle diverse fonti, mentre alle sfide del cambiamento climatico e dell’espansione dei consumi, sia necessario rispondere non solo con l’efficienza energetica e con la promozione delle energie a emissione zero, ma soprattutto con l’accelerazione del cambiamento tecnologico.

La dimensione e la qualità dell’investimento per la Ricerca e lo Sviluppo sono le condizioni perché la tecnologia progredisca e l’innovazione si affermi. L’industria nazionale e il sistema pubblico e privato della ricerca sono chiamati in quest’ottica ad un importante impegno, che, alla tante volte affermata ma spesso generica volontà di investire nella ricerca sostituisca investimenti concreti in questo settore, per il quale le indicazioni europee sono chiare e pressanti.

Il Rapporto prende atto della centralità che il rilancio tecnologico-industriale sta rivestendo in Europa nelle politiche per la sostenibilità e cerca di individuare, per l’Italia, le possibili opzioni tecnologiche nel medio e lungo periodo, includendo tra queste anche quelle relative al nucleare, a seguito della espressa volontà del Governo Italiano di tornare a fare ricorso a questa fonte.

In Europa sono già evidenti ricadute positive sulla competitività industriale e aumenti
significativi dell’occupazione derivanti dallo sviluppo di tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Al contrario, nel nostro Paese, non sono ancora consolidate le condizioni per un decollo in questo settore. La convinzione che viene espressa nel Rapporto è che si creino le condizioni per inserirci in questo processo, dando così una risposta sia alla domanda di energia che alla questione della competitività-paese.

Disponibile in formato elettronico:

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