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Una nuova filiera per la produzione di pasta disinchiostrata da carta da macero

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Tipo di pubblicazione : VOLUME

A cura di: N. Di Franco, P.G. Landolfo, L. Marciani

Editore: ENEA

pp. 74, 2004

ISBN: 88-8286-102-3

Prezzo: gratuito

ABSTRACT

Il volume è frutto della collaborazione tra ENEA e COMIECO (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) tesa ad individuare ed introdurre tecnologie innovative per il riciclaggio degli imballaggi misti a carta proveniente dalla raccolta differenziata.

Ai fini del recupero, esigenze tecnologiche e di mercato impongono alle fibre riciclate percorsi di recupero obbligati, poiché non si può usare un qualunque macero per fabbricare direttamente un qualunque tipo di carta, essendo le combinazioni limitate. In pratica, i maceri di qualità vengono attualmente avviati alla produzione di carte grafiche, da stampa e tissue, mentre i maceri post-consumo indifferenziati vengono utilizzati per la produzione di carte a minor valore aggiunto.

Nello studio vengono individuate le condizioni di mercato affinché si possa affermare una nuova filiera di valorizzazione dei maceri post-consumo. La nuova opzione tecnologica consiste nella realizzazione di impianti per la produzione di pasta disinchiostrata, un semilavorato che si porrebbe sul mercato come un’alternativa a metà strada tra la cellulosa vergine ed il macero di qualità.

Lo studio è articolato in quattro sezioni:

  • un’analisi degli scenari futuri riguardanti la raccolta di macero proveniente da raccolta differenziata post-consumo nel Sud Italia, che quantifica le probabili disponibilità per poter dimensionare gli impianti produttivi;
  • i bilanci di fibra, nazionali e per il Sud Italia;
  • una review delle principali tecnologie di trattamento e disinchiostrazione del macero;
  • un’analisi tecnico-economica per la nuova filiera, che evidenzia le redditività ed i punti critici.

Il lavoro mostra come negli anni futuri si renderà presumibilmente disponibile nel Sud Italia un maggior flusso di carta da macero post-consumo di circa 400.000 t/anno. Questo potrà essere indirizzato verso impianti di disinchiostrazione operanti in "isola", posizionati a livello di bacino in corrispondenza delle principali zone metropolitane (Napoli, Bari, Palermo/Catania), per la produzione di pasta disinchiostrata essiccata, semilavorato da potersi utilizzare tal quale in cartiere ovunque ubicate.

L’analisi costi-benefici mostra come l’equilibrio economico si ottenga in corrispondenza di un prezzo di mercato per la pasta disinchiostrata pari a circa 190 euro/tonnellata. Tale prezzo si situa nella fascia di prezzi che separa le cellulose più economiche dai migliori maceri, e ciò conforta l’ipotesi di probabile pronta apertura del mercato per tale semilavorato.

Disponibile in formato elettronico:

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