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Lepidotteri del SIC

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"Costa Ionica - Foce Bradano"

Tipo di pubblicazione: VOLUME

Autori: S. Santorsola, F. Baldacchino, S. Errico, A. Magarelli, S. Arpaia

Editore: ENEA

pp. 28, 2012

ISBN: 978-88-8286-276-3

Prezzo: gratuito

ABSTRACT

L’esigenza di protezione dei siti d’importanza comunitaria dovrebbe tener conto anche dei possibili impatti ambientali delle attività agricole eseguite nelle aree protette o contigue ad esse. Il progetto MAN-GMP-ITA Validation of risk management tools for genetically modified plants in protected and sensitive areas in Italy è finalizzato alla valutazione dei rischi di una eventuale coltivazione di piante geneticamente modificate (PGM) per aree protette e sensibili (www.man-gmp-ita.sinanet.isprambiente.it).

Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE+, è stato sviluppato in aree protette di Emilia-Romagna, Lazio, Basilicata, Puglia e Sicilia, con il coordinamento del Centro Ricerche Trisaia dell’ENEA e la collaborazione di CRA-RPS (Centro di ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo, Roma), ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Roma), Università di Bologna e Università di Palermo.

L’attività di ricerca si propone di: individuare alcuni obiettivi di protezione specifici per aree protette o sensibili prossime ad aree agricole; selezionare schemi di monitoraggio e indicatori ambientali per la gestione dell’impatto ambientale di PGM; validare una metodologia per il monitoraggio e la gestione di possibili effetti di PGM sulla biodiversità.

Preliminare a ogni valutazione del rischio di impatto ambientale è la conoscenza dell’ambiente ricevente per poter stabilire degli obiettivi di protezione specifici; nelle aree protette italiane, spesso tale conoscenza è limitata rendendo difficile l’individuazione di tali obiettivi di protezione.

Questa rassegna tende a supportare il lavoro dei gestori dell’area protetta SIC IT 9220090 “Costa Jonica - Foce Bradano” per la corretta gestione dei possibili rischi ambientali nell’area protetta, derivanti da attività antropiche e non soltanto quelle legate al settore agricolo. Il formato della pubblicazione intende poi specificamente offrire un contributo per la valorizzazione dell’area e una fruizione da parte del pubblico per scopi conoscitivi ed estetici.

La varietà e l’abbondanza delle specie di farfalle presenti all’interno dell’area protetta (e la presente lista potrebbe non essere esaustiva) costituiscono le premesse perché quella all’interno del SIC sia una bellissima passeggiata!

Disponibile in formato elettronico:

Dimensione: 12.82 MB

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